Zefiro ne rimase abbagliato, Venere decise di punirla.
Per lunghi anni la sua perfezione è rimasta nascosta su un’isola lontana.
Una nave l’ha riportata a noi.
Vulcano, Dio del fuoco, sorprese la moglie Venere ad amoreggiare con Marte. Questo episodio lo fece uscire di senno, ordinando che Cupido, figlio di lei, venisse punito severamente.
“Frustatelo, quel maleducato! E per flagellarlo usate rami di rose, affinché le spine gli lacerino la pelle!”
Questa richiesta sconvolse addirittura gli Dei, tale era la crudeltà rivolta verso un bambino. Fu allora che a Flora venne un idea.
Diede ordine a Zefiro di volare nella Terra dove si levava il sole, e gli chiese di raccogliere i rami di una pianta dai fiori rossi, ma dal gambo senza spine.
Questo permise alle Grazie, le “tate” di Cupido, di punirlo senza flagellarlo, ed il profumo di questi fiori splendidi estasiò l’intero Olimpo.
Una volta scoperto l’inganno però, Venere si vendicò sulla pianta stessa, esiliandola su un’isola lontana e privandola del suo profumo.
Quella pianta rimase li fino agli inizi del 1700 fino a quango Giorgio Kamel, un gesuita in missione sull’isola di Luçon, la trovò e rimase incantato da quella che gli indigeni chiamavano Tsubakki.
La porto con sé in Europa e le diede il suo stesso nome, Camelia.

Design
Una chiara ispirazione ai motivi che rendono la Camelia un esempio assoluto di bellezza.

Pietre
Camelia è realizzata in Oro Rosa e Diamanti di vario calibro in taglio Brillante.

Ispirazione
Camelia. Un esempio di bellezza assoluta, grazie alle sue forme essenziali e pulite.